Legendary  

*At least remember the stories Nana Anna told us -
 Legend likes to be the villain* 
                                       Scarlett



Salve a tutti, oggi parleremo del secondo volume di una trilogia che da un anno a questa parte è entrata nella mia top 5 e nel mio cuore ad una velocità inaudita, ovvero Legendary, secondo volume della storia di Caraval, di Stephanie Garber.





Avevo davvero altissime aspettative su questa storia dato l’amore che ho provato per il primo, e non sono stata assolutamente delusa. La storia si apre con un racconto sull’infanzia della nostra protagonista, riguardante Paloma, la mamma scomparsa diversi anni prima, e una serie di lettere che Tella scambia con un misterioso amico che dovrà incontrare alla prossima edizione del Caraval che, per la prima volta, si svolgerà a pochissima distanza temporale dal precedente.
Sebbene la sorella Scarlett non abbia alcuna voglia di rivivere quell’esperienza, Tella realizza che questa potrebbe essere l’unica occasione che le capiterà per scoprire qualcosa sul passato di sua madre così da poterla salvare, costi quel che costi. 
Così, tra intrighi, illusioni, nuovi e vecchi incontri, ricomincia per le sorelle Dragna, il tortuoso percorso all’interno di questo festival, dove niente è quello che sembra, ma tutto è sempre più reale. 






Quello che più mi spaventava di questo secondo capitolo era la certezza dataci dall’autrice ad inizio libro, di aver svelata l’identità di Legend una volta giunti alla conclusione delle cinque giornate, perché temevo che la rivelazione (e il personaggio in sé) avrebbero potuto deludermi o risultare troppo banali. Non svelerò qui la sua identità, ovviamente, ma di sicuro non è stata poi una grande rivelazione perché secondo me tutti abbiamo un pò sospettato di questo personaggio, però nonostante non fosse chissà che sorpresa, ho amato le tempistiche e la scena decisiva in sé. È stato tutto curato al dettaglio, in modo tale che nessuno potesse avere dubbi sulla veridicità della sua identità.
Ovviamente “il Caraval è solo un gioco” quindi nessuno può davvero essere certo di cosa sia reale e cosa no, e quindi di cosa possa succedere nel terzo, ed ultimo, romanzo, ma le aspettative crescono sempre di più.

I personaggi che più ho amato sono stati il Prince of Hearts e il mio amato Dante, ma devo ammettere che questa versione più matura e sicura di sé di Donatella mi ha affascinata tantissimo; spero venga valorizzata ancora di più.
Ho apprezzato anche il poco spazio che è stato dato a Julian e Scarlett, lasciandoci concentrare su Tella, il mondo delle Fate e la fedeltà quasi ceca di tutti coloro al servizio di Legend.
















Nel caso in cui non fosse ovvio, il mio voto è assolutamente positivo. 5/5


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