Fear. 
The Contact Saga, Vol. 1











TRAMA:


Se l'inaspettato stravolgesse d'un tratto la tua esistenza, a cosa saresti disposto per sopravvivere? A quali valori riusciresti ad aggrapparti e quali altri perderebbero invece d'importanza? Liz non si è mai posta domande del genere. Perché dovrebbe? La sua vita è totalmente, incondizionatamente perfetta: ha una famiglia che la ama, voti alti a scuola e molti, troppi amici che la idolatrano. Ma se accadesse l'impensabile? In un giorno come tanti altri, dal cielo arrivano gli Esterni e le loro intenzioni, fin da subito, appaiono non esattamente pacifiche. A questo punto, Liz dovrà scegliere: arrendersi a loro o lottare con le unghie e con i denti? Rinunciare a combattere vorrebbe dire divenire burattini nelle mani dei misteriosi Esterni. Opporsi, invece, significherebbe reagire, combattere, resistere. Quale sarà la scelta giusta da prendere per Liz, quella che potrà donare ancora un briciolo di speranza in ciò che resta dell’umanità?



Ho amato questo libro, al punto da divorarlo in pochissimo tempo nonostante il tunnel del blocco del lettore dal quale non riuscivo ad uscire da diverso tempo.
Non conosco bene l’esperienza dell’autrice, quindi non so dirvi se sia la sua prima opera ma, nel caso lo fosse, tutto può sembrare tranne che un esordio. I personaggi sono ben delineati e la storia non si confonde nonostante tutti gli avvenimenti, l’alternarsi tra il presente e i ricordi o il rendere chiari i pensieri della protagonista.
Liz e il suo fratellino Liam mi hanno distrutta. Hanno un rapporto meraviglioso, che a tratti può sembrare guidato dal senso di colpa, ma non è così. Ama quel bambino dal profondo del cuore, nonostante faccia di tutto affinché neanche lei stessa si renda conto dei suoi reali sentimenti…ma il mondo in cui si sono ritrovati non lo permette, lì devono aggrapparsi ai propri sentimenti, alla loro umanità, ricordarsi chi sono e chi sono stati. 
La prima parte del romanzo è prettamente dedicata alla sopravvivenza di Liz e Liam, alternando ricordi su ciò che era la sua famiglia, il tutto in maniera assolutamente scorrevole e naturale. 
Liz ci narra della sua vita, soprattutto del padre, di come abbia provato a proteggerli, a come non abbia mai smesso di ricordargli quanto li amava, e di come la nostra protagonista si senta in colpa nei suoi confronti, pensando addirittura di non meritare la possibilità che le è stata data, convinta di averla tolta al padre.
Ma non per questo si abbatte e smette di lottare, continua a voler vivere, per sé stessa, ma soprattutto per il piccolo Liam.
L’unico aspetto che spero di trovare nel secondo volume è la consapevolezza, da parte di Liz, che per essere una donna forte e combattiva, non è necessario sopprimere le proprie emozioni o sensazioni, al contrario; renderle proprie, e farne il fulcro della propria forza.
Un personaggio di cui ho assolutamente bisogno di sapere di più, invece, è Finn (mi ha conquistata solo sapendo come si chiama), un altro sopravvissuto che entra nella vita di Liam e Liz, aiutandoli, proteggendoli, diventando quasi una famiglia. 



Un romanzo davvero bellissimo. Sono pronta a cimentarmi sul seguito, sperando che l’autrice sia buona ed eviti di farmi piangere per metà libro, com’è successo con Fear. 

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