Paper Heir 
                 




Ciao a tutti, oggi sono qui per parlarvi del 4 volume della saga di Paper Princess, Paper Heir. Questo romanzo si distacca dalla storia della prima trilogia, anche dal punto di vista del protagonista stesso, dato che non abbiamo più Ella e Reed come voce narrante, ma Easton il fratello che più abbiamo amato, nonostante lo abbia odiato per circa metà storia. Ma andiamo per gradi.
La storia ha luogo qualche mese dopo i fatti accaduti in Paper Palace, quindi Steve, l’uomo che era come uno zio per i nostri Royal (e padre biologico di Ella), attende di essere processato per l’omicidio di Brooke, la matrigna dei ragazzi, mentre Reed è partito per il college quindi spetta ad Easton ed Ella prendere le redini della situazione, sia all’interno dell’ambito familiare, sia a scuola, dove ovviamente i Royal hanno il predominio assoluto. Il tutto non riesce assolutamente facile ad Easton, che passa circa metà del libro, se non di più, a piangersi addosso sfociando in un vittimismo che pensa sia la giustificazione per tutto, la sua condotta scolastica, la sua dipendenza dall’alcool, anche la sua violenza. Se state leggendo questa recensione, ovviamente avete anche letto i primi tre, quindi il vedere la violenza come una valvola di sfogo da parte di Easton e Reed ormai non stupisce più nessuno.






Il primo atto significativo di questo volume, è la tresca tra il nostro protagonista e la sig.na Mann, la sua insegnate, interrotta dalla nuova entrata nel caos dei Royal, ovvero Hartley; da questo momento in poi si da il via ad una serie di eventi, alcuni che sembrano ripetersi nel corso della storia precedente, altri abbastanza nuovi, che portano Easton a conoscere la parte migliore di sé. 
Andiamo un po’ più nel dettaglio, senza svelare troppo ovviamente.
Easton, caro vecchio Easton. Penso di averlo amato e odiato tantissimo durante la lettura, perché passa dall’estremo cliché del ricco, bullo, a cui non frega niente di nessuno ad essere il ragazzo più tenero ed apprensivo del mondo nel giro di poche pagine; avevamo già avuto modo di conoscere qualche sfaccettatura precedentemente, ma è come se i progressi fatti da quando Ella è stata accolta in famiglia, fossero stati dimenticati fino a quando Hartley gli chiudeva costantemente le porte in faccia. Non ho apprezzato particolarmente la fase di corteggiamento perché era davvero troppo banale, ma fortunatamente le autrici sono riuscite a riprendere il controllo della situazione nel mondo in cui gli hanno fatto affrontare la storia familiare di Hartley, quindi la fine mi ha lasciato soddisfatta.
Hartley, è stata una boccata d’aria fresca. Più decisa e sicura di quanto Ella non sia mai stata, sa cosa vuole e come ottenerlo, sa amare nonostante il suo cuore sia stato messo a dura prova, sa dare tanto, sa amare tanto anche se finge di non ricordarsi come. Lavora duro e, fortunatamente, non cede alla tentazioni e ai comportamenti stupidi di Eastion nonostante non gli sia indifferente. 
Indubbiamente uno dei miei personaggi preferiti di tutta la saga.








In conclusione, il libro mi è piaciuto, nonostante in alcuni momenti mi abbia ricordato molto Paper Princess, il primo volume, soprattutto per la struttura del romanzo, ovvero un po’ lento all’inizio, seguiti da momenti emotivamente forti per i protagnisti, per concludersi con un finale col botto, che porta a bramare disperatamente il volume successivo. 

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